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FIR E DINTORNI

QUESTIONI DI FEELING

keep-calm-and-i-feel-good

CENEDESE-LAZZARONI-PASQUALI E’ la cosa più normale del mondo, diranno tutti, Rowland Philips se ne va e si porta via il suo gioiellino, Giulio Cenedese da Asiago, classe ’88, uno dei più promettenti piloni sinistri in circolazione lascia il nostro suolo patrio e si mette in gioco in uno club satelliti di Ospreys complice l’ex-coach di Viadana che proprio in quel club gallese ha firmato il suo futuro. Durante tutta la stagione di Eccellenza si è potuto più volte scrivere ottime cose di questo ragazzo che, per crescere, ora sceglie il Galles. La cosa mi ricorda altra partenza, quella di Marco Lazzaroni dal Mogliano a Brive per fare del club francese l’Accademia. Marco ha 19 anni ed è stato uno dei fulcri della Nazionale Under20 che ha salvato il posto nell’ultimo mondiale neozelandese. Anche il giovane del Mogliano ha scelto di farsi un paio di anni di scuola francese sperando poi di approdare nei campionati transalpini. Tiziano Pasquali ha vent’anni, è romano ed è cresciuto fra Appia Rugby e Lazio, qualche anno fa è andato per studiare in Gran Bretagna ed ha continuato a giocare a rugby: ora gioca con il Leicester, le mitiche tigri. Fin qua nulla di strano, è la storia di uno bravo, poi capita che questa estate venga convocato per la Nazionale Emergenti. Accettare la convocazione significa di fatto non essere eleggibile per altra Nazionale che non sia l’Italia. Tiziano dice  “no”, sa che entro pochi mesi sarà invece eleggibile per l’Inghilterra ed allora perchè l’Italia?  Cenedese-Lazzaroni-Pasquali, tre destinazioni diverse ma significative, altro club non italiano, accademia si ma francese, altra Nazionale. Tre esempi amari di un’Italia che si sgonfia, che non sa attrarre, che paga le troppe sconfitte azzurre e tutti gli altri mali irrisolti e moltiplicati del nostro rugby. Questione di feeling.

CALVISANO-ZEBRE, IL PONTE FEDERALE  Un trionfale comunicato stampa delle Zebre ci racconta che quattro giocatori del Calvisano sono stati passati alle Zebre. Trattasi del neozelandese Kelly Haimona, apertura classe ’86, Andrea Lovotti, pilone sinistro classe ’89, Lorenzo Romano, pilone destro ’89, Michele Visentin, ala del 91. Si sposta verso il bresciano, dopo la chiusura di fatto dell’alto vertice parmigiano, l’asse della franchigia del nord-ovest, un sogno chiamato “Duchi” che  cresce piano piano e mette al centro del mondo Zebre il club del Calvisano che altre risorse ha già destinato alla franchigia della FIR e dallo scorso anno ha anche il suo allenatore Cavinato a giocarsi la lega celtica. Calvisano e Zebre: questione di feeling. Solo di feeling?.  

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