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LA NO-CONTEST, IL GIUDICE, IL PECCATO

Giudice Sportivo

Avete un dubbio tecnico? Volete sapere come si applica una regola? Fate quello che vi pare, telefonate al vostro miglior amico, citofonate alla suocera, parlatene con la vostra vicina di casa di vent’anni più giovane di voi ma non chiedetelo al Giudice Sportivo che quello è un tipo riservato e se lo tiene per se e poi è anche permalosetto.

Capita che, vergato da Guido Zorzi dirigente del Petrarca Rugby, dopo il match della tredicesima giornata Mogliano vs Petrarca, i padovani facciano reclamo in merito alla procedura da seguire per le mischie no-contest. La cosa è sofferta, chi era fuori dallo spogliatoio petrarchino lo sa, non è lo stile di quelli in nero, non è consono dopo un match chiaramente perso sul campo, però si vuol sapere come si fa, non è la prima volta che il Petrarca lo chiede ma risposte nisba.

Scrive Zorzi nel reclamo, semplice semplice chiaro chiaro :” chiediamo se il numero di giocatori del Mogliano deve essere ridotto di 1 unità, se fosse tale il Mogliano avrebbe dovuto disputare il restante tempo di gara in 13 invece che in 14 come è avvenuto“. La domanda è lecita perchè si è in presenza di un cartellino giallo, ovvero un team che avrebbe già dovuto giocare con un uomo in meno per effetto sanzionatorio del campo, effetto annullato di fatto dalla mischia no contest.

Ovviamente il Mogliano Rugby ha presentato istanza adducendo, “carenza dell’indicazione della norma….” , ipotesi molto corretta specialmente se la norma non è chiara. Il Petrarca Rugby non presenta invece ulteriore istanza dopo quella maturata sul campo. Fino a qui la storia delle carte, che finisce nel modo migliore ovvero come aveva detto il campo, il Mogliano ha vinto punto e stop.

E la carenza? Chi ci spiega la carenza? Perchè alla fine quella rimane, alla fine quel cartellino giallo dato al Mogliano era meglio per il Petrarca non fosse dato, insomma la carenza c’è eccome ed a noi,che siamo disposti per saperlo a non suonare il campanello della vicina, chi ce lo dice?

Non certo il Giudice Sportivo il quale scrive tre pagine che neanche l’Azzeccagarbugli manzoniano ci avrebbe capito tutto, poi in un modo o nell’altro ci ricorda che il regolamento dice per le mischie no-contest che “tale squadra dovrà continuare la gara con 14 giocatori“. Il regolamento dice proprio il numero ed allora la domanda rimane: ma se c’è un cartellino giallo?

Allora qual’è il punto? Il Giudice Sportivo non lo dice, lui fa solo in Giudice, la cosa per la quale riempie le tre pagine della sua sentenza è contro il Petrarca reo di aver presentato ricorso, lo dice e si mette pure a scrivere che è già la terza volta che i padovani lo fanno per le mischie no-contest, pare che la cosa sia scandalosa. Il Petrarca viene inoltre ripreso per non aver presentato una ulteriore memoria dopo il reclamo fatto direttamente a fine partita. Insomma per le mischie no-contest sarà anche tutto cristallino ma da quando in qua a presentare ricorso si fa peccato mortale?

Va bene, la lezione è chiara: caro Guido Zorzi, la prossima volta che ti viene prurito da no-contest suona il campanello della vicina di casa che sarà pure peccato ma il giudice non vede niente.

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