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AZZURRI

LA NAZIONALE DI RUGBY E LA LAMPADINA DELL’ANABBAGLIANTE

RBS 6 Nations Championship Round 4, Aviva Stadium, Dublin 12/3/2016 Ireland vs Italy Ireland's Robbie Henshaw with Mattia Bellini of Italy Mandatory Credit ©INPHO/Morgan Treacy

Alla fine sono state nove mete e cinquantotto punti presi, un record, pensa te che record !

Il tempo corre, ci sono famiglie di inseguire, passioni da coccolare e lavoro da fare, poi tanto altro, contenuti che occupano tempo, fosse anche mettere via la spesa, fare geometria con il figlio o cambiare la lampadina anabbagliante dell’auto che se ti ferma la Stradale poi sono dolori. Tutte cose serie e fra queste c’è anche il rugby, c’è Inghilterra Vs Galles subito dopo, cose serie davvero, chissà come andrà. Così il raggiungimento di questo record da queste parti si è deciso di non vederlo.

Meglio perderselo allora il secondo tempo di questa Italia già vista troppe volte, gioca con irlandesi dimessi ed è già cotta al decimo minuto del primo tempo, troppo presto per vedere anche il secondo tempo, posso perderlo, questa partita l’ho già vista.

Metto su l’anabbagliante che così dopo mi vedo con calma Sam Warburton e Dylan Hartley, al diavolo Brunel ed il rugby dei settantamila dell’Olimpico, mi piace siano settantamila ma ci vorrebbe fosse anche rugby.

Tradimento? Non stare davanti alla TV con gli azzurri del rugby che sia tradimento? La coscienza un po’ rimorde mentre si scopre che la lampada anabbagliante dell’auto l’hanno davvero nascosta bene, neanche fosse un segreto militare, chi ci arriva fino a li?  Qual’era la domanda? Ah si, tradimento? Il giorno dopo si scopre che erano 540.000 davanti alla TV per vedere quell’Italia nella quarta giornata del Sei Nazioni, alla prima davanti alla TV erano 300.000 di più, si vede che si sono bruciate una marea di lampadine.

L’idea di rinunciare al secondo tempo viene quando al minuto 14 del primo, con l’Irlanda solo sul 5 a 0, Sexton preferisce calciare fuori e cercare la meta invece di piazzare tre punti sicuri. Si può chiudere velocemente questo discorso, così hanno pensato gli irlandesi, non era ancora passato un quarto d’ora di gioco e questi qui l’avevano già vista chiusa e vinta. Avevano ragione, si vedeva bene che era la solita Italia, aveva ragione Sexton, quella rinuncia a calciare infatti frutta la seconda meta irlandese, di McGrath, era il minuto 15. E’ li che si è accesa la lampadina anzi, è venuto in mente che non si accendeva più… andava cambiata.

Ci vorrebbe che fosse non solo azzurro ma fosse anche rugby, ci vorrebbe che fosse una cosa seria che non si può stare li davanti a vedere quello scempio e poi già sentirsi rimbombare tutte le solite scusanti nelle orecchie.

Comunque, a proposito di serietà,  il giorno dopo il Presidente Federale Alfredo Gavazzi dice che va tutto bene, la Nazionale è cresciuta, ci sono stati progressi, si vede che anche lui aveva la lampadina bruciata oppure sabato pomeriggio è andato a fare la spesa che al D-PIU’ di Calvisano in questo periodo fanno le offerte speciali.

Prima l’anabbagliante e poi è toccato anche una spiegazione sul Teorema di Pitagora, è la seconda media e c’era di mezzo una di quelle cose che per arrivare all’ipotenusa del triangolo devi passare per l’intersezione di un rombo e via così, cosa ingarbugliata, forse era il presagio delle dichiarazioni del Presidente FIR del giorno dopo, con la differenza che con Pitagora i conti sono tornati.

Dedicarsi alle cose serie: l’anabbagliante, il triangolo rettangolo e finalmente Inghilterra Galles, finalmente rugby.

Per una volta si è fatto così, cara Italia niente secondo tempo questa volta. La prossima è con il Galles. Quella partita la voglio vedere fino alla fine. Speriamo sia davvero la fine.

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