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AFFARI ESTERI

QUELLI IN SETTE CON L’OVALE CHE VANNO A RIO: UNA OPPORTUNITA’?

spain sevens rio

La Spagna alza il Trofeo di Montecarlo e si qualifica per Rio 2016

Tanto si sa che da queste parti si è sempre detto che 7 in campo sono pochi perchè sia davvero rugby ma il mondo va avanti e lì bisogna guardare e poi c’è un pezzo di quel mondo che il rugby manco lo conosce, che vedrà le Olimpiadi e vedrà l’ovale in mano a 7 giocatori, qualcuno di loro magarì dirà “carino questo rugby!”. Sarà così, preparatevi a quando vi parlerà di Seven il vostro vicino di casa, l’impiegato della Agenzia delle Entrate (lo cito perchè noi italiani è lì che passiamo metà del nostro tempo…) o l’insegnate del vostro pargolo al rientro delle vacanze.

Insomma siamo ad un passo ormai dai giochi di Rio 2016 ed un po’ di curiosità per vedere come funziona il Rugby Seven c’è, inconfessabile ma c’è. In questi giorni ha pescato l’ultimo posto per qualificarsi alla Olimpiade ovale niente meno che la Spagna che ha vinto il torneo di ripescaggio di Montecarlo. Quella iberica non è proprio una potenza ovale, non conta chissà che schiere di giocatori di rugby, manco che manco di professionisti, ma si vede che qualcosa si può fare in pochi anni per arrivare a certi traguardi. Non ditelo però al nostro super efficiente responsabile del Rugby Seven italico Orazio Arancio che poi si offende. Intoccabile è.

Torniamo però a bomba. Una cosa di questo gioco a sette che piano piano si comincia ad apprezzare, detta così la cosa non piacerà ai cultori della disciplina ma da queste parti ci si diverte a parlar di sport mica si fanno i musoni, è la logica dell’acchiappo. Questo modo di portare la palla oltre la meta cercando di sfuggire ai propri avversari e di conseguenza, lato difesa, di raggiungere e placcare l’avversario, cosa che, visti gli ampi spazi, diventa azione determinante ai fini dell’efficacia del gioco, è molto più “rugby” di certi team a XV votati alle sole sportellate come metodo di conquista del territorio.

Alle Olimpiadi ci saranno Nazionali importanti, Sudafrica, Nuova Zelanda, Inghilterra, Francia, Australia, Argentina, Giappone, USA, Kenya, Fiji, Canada Colombia, oltre all’ospitante Brasile ed alla Spagna appunto. Il mondo vedrà questo gioco a sette portato in campo dai grandi nomi dell’ovale è penserà al rugby, non è una cosa di poco conto, il rugby a sette ci rappresenterà tutti, ci piaccia o no, sarà vetrina di tutti noi, promoter delle nostre chiacchierate ovali.

Per tutti questi motivi la cosa non va sottovalutata, è uno spazio nuovo, è una opportunità, non fosse altro perchè per giocarlo ne bastano solo sette!! Dobbiamo per questo dare una risposta vera a questa disciplina olimpica, non ci può bastare accendere la TV in agosto ed aspettare che Rio 2016 cali il sipario.

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