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AFFARI ESTERI

BRUNEL FA IL PASSO INDIETRO E COSI’ CI RICORDA CHE…

Jacques Brunel

Eppure la cosa colpisce. Jacques Brunel, come si è detto e ridetto da queste parti, ha lasciato solo un bel disastro in Italia, altri hanno invece fatto solo complimenti. Comunque la si veda non fa onore nemmeno alla nostra Nazionale che la nuova scelta professionale dell’ex-Head Coach dei nostri azzurri sia quella, da poco annunciata, dell’allenatore in seconda.

Vabbhè, direte voi, ancora una volta da queste parti ci si lascia trascinare dal cuore invece che dalla logica ma il Lancaster che lascia l’Inghilterra non fa il secondo in Premiership e nemmeno Marc Lievremont, il contestatissimo ex allenatore dell Francia, è voluto scendere giù dal podio dopo la sua uscita dal giro “nazionale”.

L’Italia sta nel giro del Sei Nazioni e quindi si suppone far parte del gotha del rugby dell’emisfero nord, in questa ottica anche il come si muove un nostro ex-head coach rappresenta un po’ noi stessi e le nostre scelte.

Jacques Brunel (classe ’54 originario dei Midi-Pirenei), ex Head Coach della Nazionale italiana, sarà l’allenatore degli avanti in Top14 per il Bordeaux. Tutto qui? Ebbene si. Head Coach del Bordeaux è Raphaël Ibañez (della termale Dax, classe ’73) del quale Brunel dice da tempo avere una grande stima.

Fra le tante cose che passano per la testa in questo caso, alcune screanzate e sbagliate che quindi si cancellano, una però pare il caso di sottolinearla. E’ amara, è la constatazione post-delitto dell’insuccesso totale dell’italico progetto imperniato sul francese: non solo il nostro rugby ha perso valore ma anche chi lo ha seguito direttamente dalla panchina ne soffre ora le conseguenze. Di questo insuccesso però tutti i compagni di cordata italiani di Brunel nulla hanno patito, quadri tecnici e dirigenziali federali rigirati qua e là come nulla fosse accaduto. Insomma se Brunel ha dovuto prendere atto del flop e ripartire dagli avanti di Bordeaux degli altri manco si ricordano i nomi.

La discesa agli inferi di Brunel riprende ancora una volta il nostro tema locale della “autoreferenzialità” spinta che avviluppa il nostro rugby. 

Comunque, qualcuno dirà, è acqua passata, per ora vale quindi un sonoro in bocca al lupo a Jacques Brunel: guarderemo questa Union Bordeaux Begles con un occhio speciale il prossimo anno e soprattutto i suoi avanti.

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