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QUESTIONE D'ELITE

MEDIANO D’APERTURA : UN MESTIERE “ECCELLENTE” SOLO PER STRANIERI

miah nicora

MIah Nikora al piede (Foto Franco – Ombre Nere)

Neanche fosse il lavoro usurante per eccellenza, quello del mediano di apertura pare davvero il ruolo per il quale in Italia non ci sono giovani disposti a prestarsi, un po’ come il lavoro in miniera o il mozzo della nave dei pirati, il metronotte.

Sta di fatto che, forse vista quindi la “penuria” di ragazzi disposti ad indossare la maglia numero 10, i team di Eccellenza sono andati a prendersi i loro titolari sul ruolo quasi tutti all’estero. La lista è almeno singolare perchè, purtroppo, capita spesso di vedere come “aperture” mica dei geni venuti da lontano, ma delle normali figure di regia.

La cosa è immediatamente balzata agli occhi con la prima giornata del Campionato di Eccellenza, con la maglia in questione 8 su 10 provenivano da altri paesi, vediamoli.

Per fare l’elenco partiamo però dai due italiani italiani titolari numero 10 del primo turno di Eccellenza. Schierato dalle Fiamme Oro c’era infatti il romano Filippo Buscema, classe ’94, Casellato del resto ha schierato un XV interamente italiano, mentre il Sitav Lyons di Piacenza ha messo in campo Michele Mortali, classe ’90, che aveva già fatto vedere ottime cose lo scorso anno a San Donà.

Molto buona ma argentina l’apertura di Calvisano Juan Novillo (Tucuman, ’92) e, tanto per restare in Argentina, a Viadana si chiama Brian Ormson, ha 25 anni e viene dal Pucarà. Rovigo schiera n° 10 Luciano Rodriguez, anche lui argentino da Tucuman, classe ’86. I rossoblù ci tengono a dire che il loro mediano è di “formazione italiana”, Luciano ha ora il “doppio passaporto”, ha cominciato però a giocare in Italia a 21 anni con il San Donà in Serie A poi, nel massimo campionato italiano, Parma, Roma, Mogliano.

La Lazio mette in campo giovanotti e promesse del futuro made in Italy tranne che all’apertura, per il ruolo in questione è andato a cercarsi un altro giovanotto ma gallese: 24 anni, si chiama James Miller, un tipo che ha giocato anche in Inghilterra e Nuova Zelanda anche se la Lazio è andato a prenderselo dal Colleferro Rugby in serie B. Piace la Francia al Reggio Emilia che ha messo in campo un parigino classe 1990, Corentin Daguin proviene dalla Federale 1 dove ha giocato con AC Bobigny 93.

In attesa si riprenda il fortissimo francese Aristide Barraud il Mogliano ha schierato numero 10 il neozelandese Trent Renata, classe ’88 che ha un curriculum di tutto rispetto e tutto nel sud del mondo.

Mediani di apertura di “alto livello” gli ultimi due della lista, gente del Pro12, per intenderci.  E’ neozelandese ma si è guadagnato anche la nazionalità irlandese per “residenza” Miah Melson Nikora, classe ’85, forte mediano di apertura ora in forza al Petrarca dopo sei stagioni a Connacht. A San Donà hanno presentato in campo, prelevato sempre dal Pro12 ma direttamente in Italia dalla Benetton, l’australiano di Brisbane James Ambrosini, classe ’91 e tanta voglia di fare.

Insomma cosa manca alle aperture italiane, quantità o qualità? Adesso andiamo a cercarci la risposta. Faremo sapere.

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