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QUESTIONE DA PRO

ZEBRE E BENETTON, BILANCI.

Benetton in Super10, era il 2010, qui una sfida con il Casinò Venezia (Foto Marco Sartori)

Allora andiamo con ordine, due cose piccole piccole oppure grandi grandi, decidete voi la dimensione, fatevi un disegno ma poi mostratelo in giro che c’è qualcuno che si offende se si scrivono certe cose, quali? Parliamo di Bilanci, uno economico ed uno tecnico, due cose, una per le Zebre ed una per la Benetton. Ultime in Pro12, molti problemi e pochi risultati.

ZEBRE, BILANCIO POSITIVO. Nel senso che il Consiglio di Amministrazione delle Zebre ha approvato il Bilancio Economico ed in questo senso, va detto, si riconosce la assoluta adesione del club zebrato ai crismi fondamentali della FIR. Il Bilancio è infatti stato approvato dopo molti mesi dalla sua conclusione temporale, è in perdita ma non si sa bene di quanto, non è stato pubblicato. Dopo tanti anni di Pro12 ci si poteva aspettare qualcosa di più.

Inoltre una ultima considerazione: visto che le Zebre vivono praticamente solo del contributo federale, come fa il loro Bilancio Economico ad essere in perdita? Significa che per quella parte in perdita la FIR non è intervenuta a ripianare? Quindi significa che è stata solo coperta una maggior perdita sul Bilancio della Federazione? Oppure i nuovi Soci privati non erano in grado di ripianare? Perchè si è scelto di usufruire del capitale sociale? Insomma che cosa accade alle Zebre?

BENETTON, GESTIONE TECNICA? La Benetton ha 18 infortunati, mezza squadra è KO, acciacchi ed infortuni di tutti i tipi, una situazione sanitaria senza precedenti che si somma alla pessima qualità tecnica vista in campo fino ad oggi ed alla assoluta inconsistenza del proprio staff tecnico che, ormai a metà campionato, non ha saputo incidere in nessun modo sulla rosa. Si sa che anche gli infortuni “parlano”, dicono qualcosa della gestione tecnica ma, per amor di patria, sulla cosa ci si ferma qui. Vediamo invece un risvolto che confermerebbe il fatto che la gestione tecnica non ha appeal sulla squadra, una squadra a troppi apparsa sempre distratta e poco motivata, poco attaccata alla maglia insomma.

La conferma è arrivata da una intervista ad Edoardo Gori del 5/12 su Il Gazzettino-Ed. Treviso dove il sempre puntale Ennio Grosso chiede al Gori:”Più di qualcuno sostiene che per alcuni giocatori la volontà di approdare alle franchigie è solo per la maglia azzurra, poi tutto sembra sciogliersiRisponde Gori:Sinceramente le ritengo parole senza senso una provocazione e nulla più. Tutti vogliono arrivare alla maglia della Nazionale, è una cosa naturale. Se poi non giochiamo al massimo con la franchigia è anche naturale che si perda la maglia azzurra, in tal modo faremmo solo male a noi stessi“. In pratica il Gori ha dato ragione a Grosso, l’unica cosa che conta è la maglia azzurra, tutto si fa in funzione di quella, si gioca nella franchigia perchè così si va al Sei Nazioni. Se qualcuno di voi si aspettava da Gori una frase tipo “io amo la maglia di Treviso, la sua storia, questo nostro rugby ecc ecc” non è arrivata. La maglia biancoverde sarebbe un mezzo non un fine. 

La spiegazione di Edoardo Gori è purtroppo lo specchio di una situazione grave che, in questo momento, tocca molto più il club trevigiano che non quello di Parma. Perchè? Perchè la gestione tecnica biancoverde non pare essere all’altezza, non fa gruppo, non fa risultato. Crowley ha perso, è un bilancio tecnico molto negativo e questo adesso va detto perchè per i suoi predecessori era bastato molto meno. 

Bilanci. Più o meno trasparenti, speriamo cambi tutto. Presto.

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