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FIR E DINTORNI

GAVAZZI: “L’ECCELLENZA E’ STRATEGICA PER FIR” E VIA LIBERA PER LA LEGA DEI CLUB.

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Il Presidente FIR Alfredo Gavazzi

Fra pochi giorni ci sarà un nuovo incontro fra i club che militano nel Campionato di Eccellenza, sarà la vera cartina di tornasole per misurare la possibilità di dare vita ad una nuova Lega dei Club che gestisca e rivitalizzi il massimo campionato italiano e dia aria nuova a tutto il nostro rugby. E noto l’appoggio che il “Il Nero il Rugby” vuole dare a questa iniziativa ed allora, per verificare se e come sia realistica questa opportunità, ne abbiamo parlato con il Presidente Federale Alfredo Gavazzi. Ecco il risultato.

Stefano Franceschi:“Presidente, c’è stata una riunione di quasi tutti i Club di Eccellenza, siamo forse vicini alla costituzione di una Lega dei Club, la FIR ha dato subito il suo via libera, perché hanno torto coloro che dicono che in verità lei non è poi così d’accordo?

Alfredo Gavazzi:”Sono stato per più di quarant’anni un uomo di Club. Ora come Presidente federale, insieme al Consiglio, sono al servizio dei Club. Tutti, nessuno escluso. Sin dalla mia prima elezione ho detto che sarei stato favorevole alla costituzione di una nuova Lega dei Club del nostro massimo campionato, per riprendere l’esperienza avviata dalla LIRE in passato. FIR non vuole esercitare pressioni, in un senso o nell’altro, ma guarda con attenzione ad un percorso che non potrebbe non avere riscontri positivi per il massimo campionato. 

S.F:“Come il progetto della Lega dei Club di Eccellenza, secondo lei, aiuta il movimento e ne garantisce la sua crescita?

Alfredo Gavazzi:”Una struttura dedicata, in grado di concentrarsi a tempo pieno sugli aspetti commerciali, di marketing, comunicazione e di promozione degli eventi collegati al massimo campionato sono i primi aspetti da tenere in considerazione. Ribadisco, dal momento che a qualcuno non pare chiaro o forse preferisce non vedere: l’Eccellenza è per FIR un momento strategico del percorso di formazione dei giovani giocatori italiani, una parte centrale del progetto tecnico di FIR. La Federazione è impegnata a gestire l’intero movimento, una Lega in grado di concentrarsi sulla sola Eccellenza non può che essere di giovamento.

S.F:”La riunione dei club di Eccellenza ha guardato, come primo modello, l’esperimento della nostra LegaPro del calcio in cosa lei vede assonanze esportabili nel nostro rugby e cosa invece non fa per noi?

Alfredo Gavazzi:”Non conosco in dettaglio la LegaPro, ma so che ha conosciuto negli ultimi anni un formidabile sviluppo in termini di marketing e di comunicazione, costruendo un interessante prodotto alternativo ai campionati di vertice. Condivido il principio, in particolar modo per quanto riguarda l’utilizzo dei nuovi media che LegaPRO ha saputo valorizzare con grande efficacia. La scelta di lavorare insieme a TheRugbyChannel per la stagione corrente credo indichi chiaramente come, da parte nostra, ci sia la volontà ad esplorare nuove opportunità di comunicare. Anche il principio della vigilanza sugli aspetti finanziari dei Club partecipanti è un aspetto che condividiamo, e che noi stessi abbiamo introdotto – con misure adeguate alla nostra realtà – negli anni scorsi. Penso ci siano diverse analogie, ma l’unicità del nostro modo di vivere lo sport in campo e fuori deve rimanere il nostro tratto caratterizzante”.

S.F.:Secondo lei ce la facciamo a far ripartire davvero il massimo campionato italiano?”  

Alfredo Gavazzi:”Non considero “ripartire” il termine corretto, quando abbiamo iniziato l’esperienza PRO12 vi è stato il passaggio di circa 70 giocatori di alto livello verso le franchigie ma, parallelamente, l’investimento nelle Accademie e nei Centri di Formazione ha permesso di innalzare il livello del campionato, che in questa stagione in particolare sta evidenziando un grande equilibrio, con sette squadre in piena corsa per i play-off. Inoltre bisogna ricordare che, negli anni 2000, potevamo contare su due vivai, quello interno e quello argentino, e che siamo arrivati ad avere in azzurro anche venti giocatori di formazione estera. Oggi questo fenomeno è quasi del tutto scomparso e in Nazionale e nel PRO12 ci sono tanti giovani che arrivano dal sistema formativo della Federazione.

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