Il mondo dei grandi si muove prima, la linea di demarcazione è la Coppa del Mondo che inizia in settembre 2019, quello che c’è dopo deve esser deciso fin da ora. Così si susseguono notizie di coach e giocatori di prima grandezza che annunciano il loro nuovo team dopo i Mondiali, l’ultimo di questi è il celebre sudafricano Eben Etzebeth che per quella data sarà nel sempre più stellare Tolone.
Steve Hansen lo ha detto pochi giorni fa, dopo i mondiali non sarà più il Coach degli All Blacks. lo è stato per 8 anni da Head Coach e per altri 8 da assistente, un totale di 16 anni a seguire i più forti del mondo, è una cosa grande ma anche spossante. La stessa cosa l’aveva annunciata poche settimane fa Joe Schmidt, altro neozelandese, che lascerà il team irlandese da Head Coach sempre dopo i mondiali ed ha già rifiutato una posizione proprio neli All Blacks. Warren Gatland, allenatore del Galles, lo avrebbe già detto diversi anni fa che avrebbe lasciato quella panchina dopo la RWC 2019 , da quel giorno nulla se ne sa, non mancherà molto per saperlo.
In questo senso anche Eddie Jones, Coach dell’Inghilterra, lascerà la panchina di quelli della rosa dopo i Mondiali, è venuto anche in Italia a parlare, dicono che abbia chiesto troppi soldi, dicono che abbia chiesto anche le mani libere. Due cose che in Italia in questo momento mancano proprio. Comunque in Italia abbiamo più notizie su quello che accade in tutti gli altri paesi ovali del mondo che su quello che accade a casa nostra; di questo, fra spazi web ovali e giornalisti vari, qualcuno si compiace, che tristezza. Comunque Conor O’Shea ha fatto flop, questo ormai è conclamato, ora cosa accade? Mah.
Con l’avvento dei mondiali il rugby chiude sempre il suo ciclo di attività e di riforme, si muovono le persone ma anche i regolamenti, i calendari e le strategie vanno in verifica, se ne elaborano di nuove, si aprono altri scenari, per giocatori, coach, federazioni. E’ da adesso fino ai Mondiali che si decide il destino del nostro gioco per i 4 anni successivi ai Mondiali.
Ci saranno ancora i Test Match? Cambieranno il regolamento per diminuire i grandi impatti ed i grandi infortuni ed allontanare il nostro sport dalla NFL? World Rugby si farà davvero carico della crescita del nostro sport o solo della sua spettacolarizzazione e del suo progresso economico? L’Italia uscirà dalla Coppa del Mondo ancora come paese di Tier1 e quindi di prima fascia o queste categorie verranno modificate anche a nostro sfavore? E molto altro in tutti gli ambiti.
Questa è la partita che accompagna il rugby nel mondo per i prossimi 12 mesi, è in questo movimento strategico che si inseriscono i non casuali valzer dei grandi Coach e dei super-giocatori,. Di questo e da questo dovremo guardare e guardarci nei prossimi 12 mesi. Sarà bello ma fa anche un po’ venire i brividi, mai come adesso dopo il professionismo nel 1995 il rugby si gioca la partita più grande. Vorremmo ci fosse anche l’Italia. Sveglia!