Ci sono giustificazioni buone ed altre meno buone, ci sono analisi che non bisognerebbe nemmeno cominciare a raccontare, male ha fatto la Benetton Treviso a provarci. Un vero peccato.
Il fatto gira intorno ad un vero dramma sportivo. Quello della Benetton e le sei partite giocate in questo Pro14, tutte perse, alcune decisamente male o inaspettatamente. E’ questo il bilancio trevigiano di questo inizio 2020/2021, annata che era stata preparata e disegnata dalla dirigenza biancoverde perchè fosse il vero anno del “boom”, l’anno del salto definitivo di categoria.
Invece no, rendimenti al minimo, anzi decisamente sotto, nonostante tutto. Nonostante tutti gli stranieri accasati nel team (tanti), tutto le infrastrutture, tutto lo staff (nessuno in Italia si sogna una cosa così) ma soprattutto l’isolamento che la Benetton tiene da tutto il rugby veneto ed italiano, nessuna bega, tranquilla lassù fra la Ghirada e Monigo.
Mandare a casa l’allenatore? Tirare gli orecchi agli stranieri? Il livello di difficoltà a Treviso è alto e le giustificazioni a questo disastro sono davvero poche. Cosa non ha funzionato allora? Forse è per cercare di rispondere a questa domanda che scende in campo anche il Presidente Amerino Zatta che in una intervista sulla Tribuna di Treviso esordisce però con una giustificazione inaccettabile.
Dice Zatta:” …i problemi ci sono inutile nasconderli, vediamo allora di affrontarli e ridurli, fermo restando che fra una cosa e l’altra sono due mesi che non vediamo i nostri nazionali: hanno giocato le prime due partite e stop…“.
Tocca allora ricordare al Presidente Zatta che “una cosa e l’altra” sono le partite della Nazionale maggiore italiana di rugby, quella cosa che ha oggi come capitano un certo Bigi e Head Coach un conosciutissimo Franco Smith.
Inoltre “la cosa è l’altra” è il motivo stesso per cui la Benetton Treviso sta in cotanto olimpo chiamato Pro14, perchè lo scopo della Benetton Rugby è, salvo modifiche intervenute nel silenzio stampa, quello di far crescere i talenti per la Nazionale italiana di rugby. Altro non risulta essere contemplato nei quasi 5 milioni di euro che la Benetton Treviso riceve dalla Federazione Italiana del Rugby (quindi da tutto il movimento ovale italiano) ogni anno.
Che la Benetton dovesse organizzare le finestre “azzurre” in forma alternativa è a lei cosa nota da 10 anni circa, quelle finestre sono lautamente pagate dal movimento italiano.
Ecco perchè ci sono quasi 5 milioni di motivi per cui quell’attacco di intervista di Zatta è inaccettabile oltre che fortemente inopportuno. Ma se la Benetton Treviso ha un progetto diverso ce lo faccia sapere, finalmente.