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FIR E DINTORNI

SONO CINQUE CANDIDATI. FORSE E’ UN 3+2 ?

In alto a sx Giovanni Poggiali quindi in senso orario Marzio Innocenti, Paolo Vaccari e Nino Sacca.

Alla fine sono cinque e, battuta scontata, ne rimarrà solo uno. Stiamo parlando delle candidature per la Presidenza FIR che si eleggerà nella Assemblea di Roma del 13 marzo, Erano partiti in sette, Gianni Amore ha lasciato e si è accasato presso altro candidato mentre la candidatura di Elio De Anna non ha superato la analisi procedurale della Commissione Verifica Poteri della FIR.

Sono rimasti in cinque. Dopo aver sostenuto per tutti gli otto ultimi anni Alfredo Gavazzi, che si ricandida anche lui, si sono candidati autonomamente Antonino Saccà e Paolo Vaccari.

Alfredo Gavazzi, non avessimo visto abbastanza in questi otto anni, ha scritto pure un prograrmma elettorale e lo trovate cliccando su queste parole. Si intitola “Quattro anni del nostro futuro” e non si riesce a non segnalarvi quella parte dove Gavazzi, fra un passaggio surreale e l’altro,  assicura che fa parte del suo programma “,, consegnare nel 2024 la Federazione a un gruppo dirigente giovane, preparato, responsabile…“.  Vediamo di anticipare va là.

Passiamo alle cose che contano.

Evidentemente non aveva voglia di aspettare altri quattro anni il suo  Vice Antonino Saccà detto Nino che ha intitolato la sua proposta “Uniti per il Rugby italiano” , (clicca qui per il link al suo sito web). Non ci faremo mancare le occasioni per capire i passaggi cruciali del suo programma, piace molto da queste parti il suo appello all’unità, intanto però si vuole riportare qui una delle cose sottolineate da Saccà che è stata più volte ricordata anche su “Il Nero il Rugby”, eccola:“…le nostre Società, qualunque sia la categoria o l’attività svolta, siano alla ricerca di una identità che sembra essere smarrita. Sembra infatti che le nostre realtà stentino a identificarsi in un ruolo all’interno del movimento”.  Questo è un ottimo punto di partenza. 

L’altro gavazziano che si candida in alternativa al capo è, come il capo, di Calvisano ed è Paolo Vaccari. La sua candidatura ha avuto un supporto mediatico notevole, un ottimo marketing ha tentato di dipingerlo come una “novità” per il nostro movimento ovale ma lui è già Consigliere Federale fin dal 2004.

Paolo Vaccari ha intitolato il suo progetto “Rugby 2030” e cliccate qui per leggerlo. Di sicuro non si può dire che non prenda le distanze dal suo Presidente quando dice:” Alla guida della FIR non serve un “padre padrone” ma un leader che sappia trovare e motivare uomini di valore all’interno di una Squadra. – Il concetto di “divide et impera” deve essere superato e i “campanilismi tossici” vanno scoraggiati. Frenano la crescita”. Ma sul programma si ritrova tanto “già visto” anche se ricucito con un forte impatto manageriale, non mancano gli spunti davvero interessanti. Ne parleremo.

Nessuna sorpresa sul fronte della “opposizione” alla gestione Gavazzi-Saccà-Vaccari, i candidati sono due.

Dopo, un paio di anni fa, la spaccatura dentro il gruppo di Pronti al Cambiamento questo ha candidato, già più di un anno fa, Giovanni Poggiali. Il candidato del PALC ha però voluto (ha fatto proprio bene) personalizzare e chiamare il suo programma “Rugby italiano” (cliccate qui per vedere il sito web). La sua traccia rimane quella che “I Club torneranno ad essere i veri protagonisti della rinascita del rugby italiano” cosa che, da queste parti lo mette già in buona luce.

La cosa del Poggiali che si vuole sottolineare è sul suo programma al punto 3 dove si trova la presentazione di un vero progetto di rilancio del campionato Top10 e della Serie A con tanto di citazioni ad oggetti sconosciuti nel nostro mondo come le parole: strategia, marketing, copertura, sviluppo. Ottimo, ne parleremo sicuramente.

Marzio Innocenti si è candidato due anni fa e da quel giorno ha girato in lungo in largo la penisola, se gli chiedete il perchè vi dice “per capire”. Il nome del suo progetto è Renovatio Rugby Italia (clicca qui), Puntuale e preciso nel suo programma è anche il progetto di revisione dei campionati e a supporto dei club la novità della SuperLega sul modello della NBA americana oltre alla nascita del campionato Under19 (con i rientri).

Ma la cosa del programma di Innocenti che ci viene subito da sottolineare è la proposta della centralità operativa dei Comitati regionali.” …FIR svilupperà il progetto sui Territori a beneficio dei Club per mezzo dei Comitati Regionali, ai quali verranno demandate le deleghe attuative per gli obbiettivi fissati dal Consiglio Federale. I Comitati Regionali agiranno in autonomia nelle valutazioni economiche, geografiche e sportive del proprio movimento regionale e/o interregionale…”. Una visione ovale del principio di sussidiarietà.

Detto questo una impressione finale, anzi due. Pare che la partita non sia fra 5 candidati ma un 3+2. Pare insomma che le due “parti”, federales (Gavazzi-Vaccari-Saccà) e opposizione (Poggiali-Innocenti) si contendano il proprio posto nel ballottaggio. Perchè con cinque candidati con tutta probabilità ci sarà il ballottaggio ed allora come si uniranno le forze? I programmi conteranno ancora? Proveremo a chiederlo.

La seconda. Un addetto ai lavori di questa campagna elettorale diceva in un orecchio a chi scrive “Ci sono dei belli spunti sui programmi, anche il mio candidato ha lavorato bene, e molto, ma anche alcuni fra  gli altri … però sarà la solita guerra sporca“. ha ragione, è sempre stato così, speriamo quest’anno lo sia un po’ meno, quindi speriamo vinca il buonsenso. 

P:S. Lo so che nella foto non c’è Alfredo Gavazzi. Non mi stava.

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