Speravo di più da questo
Mondiale 2011 per
il Rugby delle 6 Nazioni. Il bilancio europeo complessivo è genericamente in crescita, la
Romania fissa il suo punto tradizionale, la
Georgia non demorde e la
Russia si candida, soldoni alla mano, per il grande proscenio ipotizzando per se i
Mondiali 2023 e, chissà fra quanto ma intanto proviamo a sentire come suona, un bel
7 Nazioni (??)
Speravo di più dalle 6 Nazioni perchè pensavo che, nella eterna lotta con l’ovale australe, avremmo portato buon rugby lassù in cima alle finali, avremmo portato scintille e buon gioco, cariche esplosive da far scoppiare sotto le prodezze di All Blacks, Wallabies e Spingboks. Invece la montagna ha partorito il topolino.
Partiamo dalla nostra Italia che doveva fare stragi di cuori per gioco, soluzioni e risultati ed invece ha piazzato li due vittorie scontate con
Russia e
USA, una delle quali anche problematica, perdendo una posizione nel
ranking dell’IRB. La seconda uscita di scena è stata la
Scozia della quale si è visto una buona crescita rispetto agli ultimi anni ma che comunque non ha avuto accesso ai quarti credo per la prima volta nella sua storia. Gli
irlandesi hanno ceduto ai quarti con un
affascinante Galles, ma proprio ceduto.
Quella verde è una nazionale alla fine del ciclo, vedremo il futuro.
La Francia oggi ha passato incredibilmente ed immeritatamente il turno nella battaglia di semifinale fratricida (dire “fratelli europei” magari non è assolutamente vero ma è tanto politically correct) con i rossi gallesi. Questi rimangono forse frettolosamente in 14 troppo presto nella partita ma riescono comunque a dominarla in ogni gioco salvo che nei calci. E’ successo il 15 ottobre 2011, 9 a 8 per la peggior
Francia della sua storia, ma è finale per i galletti. I
l 6 Nazioni, a vederlo sinteticamente, è salvato solo dalle giovani promesse gallesi. La Francia vista oggi non è migliore di quella che, nel girone eliminatorio, ha clamorosamente perso con Tonga (14 -19) preso una sonora batosta dagli All Blacks (17- 37) passando ai quarti solo grazie alle vittorie con le belle e fragili Canada e Giappone.
Una Francia inguardabile in quasi tutto il torneo, lontana anni luce dalle presuntuosità del suo rinomato rugby-champagne che andrà in finale con la vincente di Australia e Nuova Zelanda. Più che una finalista pare una vittima designata.
Allons enfant de la Patrie…..ma comunque vada non sarà gloria.
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