E’ stato diffuso il calendario per i Club top del nostro stivale, anzi, dovremmo dire al plurale “i calendari” perchè c’è anche quello della Coppa Italia che pressapòco cambia la sua formula ma rimane sempre un mistero del perchè esista.
Si diceva del Top10, il campionato inizia il primo di ottobre e tutti i team, incluso il nuovissimo Torino, dopo 42 anni di nuovo ai vertici del rugby italiano, sono già entrati in campo, sono partiti con la preparazione.
Adesso è quindi il tempo di mettere a posto un paio di miraggi estivi.
Fa bene infatti ricordarci che, a differenza di altri sport (pallatonda??), i nostri ragazzi dell’ovale entrano in campo in questi giorni sotto il solleone più afoso. Si insomma non si trovano fra Pinzolo e Dimaro, fra Moena e Auronzo, fra Folgaria e Villach ma proprio lì dove si trova il loro campo di sempre, fra i quaranta gradi più o meno ventilati (vale sempre il meno) della Capitale e/o l’umidità asfissiante della Pianura Padana. Fa bene ricordarcelo perchè certi comportamenti estivi di noi che parliamo di rugby tendono a scimmiottare quelli di Moena e Pinzolo, è bene invece si tenga sempre a mente la differenza, è un buon modo di partire.
Ci serve per dare un peso a certe parole, ad esempio ci è piaciuto riferirci nei mesi scorsi al Top10 dicendo che c’è stato “mercato” dei giocatori ma non è così: le cose sono andate secondo disponibilità oggettiva dei club e secondo calcoli altrettanto oggettivi dei giocatori. Nessun compro-vendo-scambio-prestito come quelli di Villach e Folgaria, quella non è cosa per noi. Quindi, restiamo con i piedi per terra.
Se qualcuno pensa che questo pragmatismo sia un modo per sminuire il nostro massimo campionato e lo sforzo dei suoi club allora non ci siamo capiti: esattamente il contrario.
La questione è che quest’anno giocheremo ancora con il Tmo, andremo in onda su Eleven Sport come lo scorso anno, gli arbitri (se ce la fanno ad arrivare al campo che con quello che accade alla categoria meglio non dare nulla per scontato) alzeranno forse l’asticella del miglioramento tecnico, gli stessi Coach hanno promesso di farlo, però alla fine, per quel che se ne sa, tutto verterà ancora sulla solita piattaforma organizzativa FIR avida di minutaggio e scarsa di visibilità.
Insomma, lo sforzo tecnico è sempre richiesto, i ragazzi sono sempre più sotto pressione, ma l’apparato dirigente federale e di club non dà invece segni di uguale produzione “innovativa”. Definitivamente “paludati” o solo scansafatiche? .
Il prossimo sarà un Top10 che potrebbe veder ancora moltiplicare gli sforzi di chi va in campo ma ancora non sa nulla del suo rilancio fuori dal campo. Ecco il miglior motivo sul perchè è bene ricordarci chi siamo e come stiamo.
Abbiamo quindi trovato cosa davvero ci manca nell’annuncio della nuova stagione di Top10. Un grazie alla FIR per il teaser lanciato in vista della pubblicazione del calendario del campionato ma sono ben altre le cose che vogliamo sentire e, cara FIR, hai ancora tempo per stupirci: ci vediamo a settembre. Forza Top10.
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