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MEDIA & SPORT

ALLRUGBY: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

E’ una storia di media, di giornali di carta stampata, di un comunicato stampa apparso in questi giorni che ha fatto epoca, ma anche male. Si parla di All Rugby, la rivista mensile sul rugby, alla quale la Federazione ha in questi giorni ritirato, dopo dodici anni, il suo supporto economico.

Di una cosa chi scrive qui è certo, se ugual disavventura o di qualsiasi altro ordine e tipo, fosse accaduta a qualcuno del web, incluso questo spazio, certo che si incluso “Il Nero Il Rugby”, loro non avrebbero mosso un dito. Perchè per i giornalisti ovali di vecchio stampo, ovvero la redazione di All Rugby, passare dalla carta alla casta è un attimo;  proni sulla loro autoreferenzialità non si accorgono del mondo che passa. Spesso vivono nel loro “ieri”. Per loro il “web” è una cosa da straccioni, non se ne capacitano dell’esistenza ancora oggi e ne alimentano la contrapposizione a suon di indifferenza e, se possono, qualcos’altro. Quel tipo di giornalisti lì, è vero, conoscono il rugby a menadito, sanno veramente tanto del mondo ovale e di come rimbalza il pallone, a volte tutto, sono davvero bravi ma non lo condividono con nessuno: fosse per loro, dopo di loro non c’è domani.

Però senza di loro non esisteremmo oggi. I giornalisti professionisti, dalle loro testate di carta descrivono un mondo che noi amiamo, lo fanno a livello spesso locale, regalano un piccolo sogno ad un appassionato di Biella o di Roma, di Calvisano, di Oderzo o dell’Aquila. Lo fanno e se ne innamorano ogni volta, grazie a loro cosi capita a noi.

Senza il loro lavoro esclusivo, in redazioni sempre più ostili, supportati il più delle volte solo dalla passione e dalla  tenacia, senza di loro che rugby sarebbe? Loro sono spesso delle enciclopedie, hanno la capacità ed il tempo del professionista e sfruttano questo spazio per esserci davvero, i loro racconti sono storia, le loro opinioni vengono sempre, almeno un po’, da più lontano, sanno pesare le parole a favore del rugby, perchè qualsiasi cosa sia, anche la più tenebrosa non oscuri il rimbalzo di quella palla. Così anche per “All Rugby”.

Sono gli unici veri professionisti del nostro sport e la loro parte la sanno fare. Per questo oggi, secondo me, “All Rugby” li rappresenta un po’ tutti.

Per tutto questo oggi,  qui di seguito “Il Nero Il Rugby” pubblica integralmente  il comunicato stampa della celebre testata ovale e se ne appropria del titolo.

Perchè  qui non si fa silenzio.

“All Rugby” è una parte di tutti noi. Forza rugby. Forza “All Rugby”. 

 Comunicato del 30/03/2023 – Il silenzio degli Innocenti   

Dal numero 178 del mese marzo, la Fir ha deciso di interrompere la collaborazione contrattuale con Allrugby. Il vecchio contratto era scaduto il 31 dicembre, ma la decisione di non rinnovarlo ci è stata comunicata solo il 22 marzo. L’accordo prevedeva, per ogni uscita, oltre alla messa a disposizione della Federazione di alcune pagine pubblicitarie, anche l’invio gratuito all’intera community federale di un robusto estratto della rivista, prodotto autonomamente dalla redazione per tale diffusione.
È un peccato, perché in cantiere c’erano per l’anno in corso ulteriori forme di collaborazione online che a questo punto non potranno essere realizzate.
La Federazione ha il pieno, legittimo diritto di compiere le proprie scelte in modo autonomo, non lo contestiamo.
Tuttavia ci sembra qui giusto ricordare che l’articolo 1 dello Statuto federale recita, fra l’altro: “La FIR ha lo scopo di promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby…”
E se c’è una cosa di cui la redazione di Allrugby va fiera, oltre al fatto di essere la pubblicazione più longeva della storia del rugby italiano, è l’aver prodotto, in questi sedici lunghi anni di lavoro, inchieste, dati, approfondimenti e ricostruzioni storiche, statistiche originali – e di aver promosso dibattiti – il cui scopo era (e resta) fornire un contributo alla diffusione della cultura del rugby in Italia.
“Passione e cultura”, appunto, come recitavano gli striscioni sui campi di rugby e sulla pubblicistica Fir.
Sulle motivazioni che hanno portato alla chiusura di un rapporto più che decennale – alcune decisamente contraddittorie – avremo modo e tempo semmai di tornare. La trasparenza resta per noi un obiettivo primario.
Siamo convinti che per il rugby italiano la conoscenza, l’informazione e il dibattito siano fondamentali, così come il rispetto del pluralismo di idee e posizioni. Il silenzio non serve a nessuno.
Per questo Allrugby prosegue in quella che e sempre stata la sua missione: informare e far discutere sui problemi e le questioni – e sono tanti – che restano vitali per il nostro movimento. Lo dobbiamo ai tanti appassionati, giocatori, tecnici, sponsor che ci hanno sostenuto in tutti questi anni e ai quali vogliamo continuare a dare un servizio essenziale per la crescita del nostro sport. Buon rugby a tutti, e buona lettura.
L’Editore e la redazione di Allrugby

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