La nostra Federazione firma un accordo con quella del calcio per “lo sviluppo della pratica sportiva, le Fiamme Oro Rugby e la FIR firmano un accordo per lo sviluppo del rugby nel Sud Italia. Due notizie apparentemente diverse ma in fondo profondamente simili, due “cose” che non capisci a cosa servono, non ti fanno sentire la differenza da “prima”, non comprendi praticamente cosa succede ma però ti viene da fare un sorriso e di esserne lieto. Insomma, anche se non è chiaro il perchè però sono due cose evidentemente belle. Evviva.
TRATTI COMUNI Le due iniziative hanno una serie di parole chiave assolutamente comuni che identificano un” momentum” federale ben preciso: la ricerca di “strumenti” (prima parola chiave).
Entrambe puntano nell’universo dello “sviluppo” (seconda) dello sport, costruendo piani di “formazione” (terza) lavorando con partner “istituzionali” (quarta). Punto di condivisione con questi ultimi: i “valori” dello sport (quinta) e le buone “pratiche” (sesta).
Le due iniziative sono molto più che simili e sono in effetti un modello.
E’ un tipo di approccio se vogliamo abbastanza nuovo per il nostro rugby, o almeno è nuovo che venga fatto alla luce del sole (in passato ci siamo trovati le Accademie, la Serie A federale e le Nazionali Azzurre a Calvisano nel silenzio totale).
La novità più grande di carattere generale che la FIR ha messo in campo è stata quella di usare strumenti “indiretti” per conseguire propri obiettivi ambiziosi. Questo tipo di approccio consente di non dover attendere i tempi di costruzione di una elefantiaca struttura federale per fare cose che un partner organizzato e motivato può cominciare già il giorno dopo la sigla dell’accordo.
IL RUGBY ED IL CALCIO L’accoppiata calcio-rugby è una bellissima notizia, la cosa era già stata annunciata in luglio di quest’anno da Marzio Innocenti (clicca e leggi su “Fratelli separati da palloni diversi…”) ma vedere un protocollo firmato è una cosa diversa: evviva.
Delle due iniziative di cui parliamo oggi questa è in effetti quella avvolta nella nebbia. Quando ci viene detto che FICG e FIR “lanciano l’accoppiata calcio e rugby nelle scuole” si capisce qualcosa ma tutto il resto è abbastanza buio. Incluso il fatto che i progetti devono essere “a basso impatto ambientale e definire buone pratiche dal punto di vista ecologico” ecc ecc cose che rientrano più negli ambiti del PNRR che non in quello della palla ovale.
Insomma, loro sanno cosa hanno firmato e forse la sostanza, fra le righe burocratiche-politiche di questo tipo di accordi, e che ci siamo alleati con il calcio. Buona fortuna, ma comunque evviva.
LE FIAMME ORO ED IL SUD Qui le cose sono più chiare, la convenzione tra Fiamme Oro e FIR avrà durata quadriennale e prevede l’organizzazione di eventi “open day” negli istituti scolastici e presso le principali società di sette città del Sud scelte allo scopo (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Palermo, Catania e Cagliari).
Interessante è come questo accordo diventi, nello schema presentato da FIR, uno “strumento” per la desaparecida Commissione Rilancio del Sud. Da queste parti pare proprio una boccata di ossigeno, prima di tutto per la commissione e poi magari anche per il Sud (ops… è scappata…).
Il club della Polizia di Stato invece si conferma diffusore di buone pratiche sportive nel Sud Italia, attribuendosi una immagine ed un ruolo che, di fatto, per sua missione esplicita ha sempre avuto (ricordiamoci anche il lavoro fatto da Fiamme Oro a Roma Sud). Tutto normale. Doppio evviva.
Due belle notizie, indubbiamente. Non si è capito fino a che punto lo sono ma va bene così. Il senso positivo di collaborazione e di “movimento” che dà poter leggere queste cose un po’ sconfigge il “grigio” che ci aveva impiastricciato negli ultimi tempi. Io speriamo che ce la cavassimo.
Forza Rugby.